Ultimi due spettacoli della Stagione Teatrale Estate 2016: “Edipus” e “Una famiglia quasi perfetta”

Giunge al termine la Stagione Teatrale Estate 2016 “A teatro fra i magici luoghi della Basilicata”, organizzata dal consorzio Teatri Uniti di Basilicata, che si è svolta dall’8 luglio in quattro località di grande unicità del patrimonio storico e ambientale lucano: Grumento Nova, Marconia di Pisticci, Maratea e Vaglio Basilicata.

A chiudere la Stagione saranno due spettacoli che hanno conquistato consensi di critica e di pubblico nelle numerose  rappresentazioni avvenute in tutto il territorio nazionale: “Edipus”, che si terrà giovedì 11 agosto, presso gli Scavi Archeologici di Rossano a Vaglio Basilicata (Pz) e venerdì 12, presso gli Scavi Archeologici di Grumento Nova (Pz); “Una famiglia quasi perfetta”, venerdì 12 agosto presso l’Anfiteatro Centro TILT a Marconia di Pisticci (Mt) e sabato 13, al Parco Tarantini di Maratea (Pz). Per tutti gli spettacoli il sipario è previsto alle ore 21.

“Edipus” di Giovanni Testori, con la regia sapiente di Leo Muscato, è uno spettacolo di grande impatto, una pièce nella pièce con Eugenio Allegri nei panni del protagonista, una produzione Pierfrancesco Pisani, Nidodiragno, OffRome in collaborazione con Infinito s.r.l.

L’“Edipus” testo scritto da Testori nel 1977, terzo capitolo della “Trilogia degli Scarrozzanti”, non si presenta come una semplice riscrittura del mito di Edipo, bensì come una storia che, prendendo elementi dalla tragedia sofoclea, ne elabora una nuova, autonoma e originale a partire dal linguaggio cosiddetto “italicano”, un miscuglio inventato di latinismi, francesismi e dialetto lombardo, capace di esprimere le più basse volgarità come la più struggente poesia.

La Trilogia degli Scarrozzanti è probabilmente uno fra i più significativi ed emozionanti manifesti d’amore per il teatro che siano mai stati scritti. Una compagnia di ultimi, di avanzi, di diversi, di reietti dai partiti, dalle chiese e da una società che non vuol saperne nulla della loro arte. Ma loro non demordono: sono convinti che “el teatro existe e rexisterà contra de tutti e de tutto, infino alla finis delle finis”. E per questo si ostinano a recitare le grandi opere del passato: le reiventano, le riscrivono; magari forse le massacrano. Ma non è forse vero che il “Massacro” contiene anche un po’ di Sacro? Nel tentativo di avvicinarsi al popolo, questa compagnia di guitti s’inventa una lingua che il volgo può comprendere, un linguaggio tutto loro, miscuglio di dialetti, latinismi e ridicole volgarità; un linguaggio che malgrado loro, si fa poesia struggente e disarmante.

Ma la crisi è crisi, e di artisti non ce n’è bisogno. “L’attor vegio” interprete di Laio, lascia la poverissima ditta degli Scarrozzanti per andare a guadagnare qualche soldo in più facendo “el travestitico in d’una compagnia, de revistaroli e de cabarettisti!” E la prima attrice, molla tutto per andare a maritarsi “cont quel fabbrecante de Mobili” che può garantirle una più tranquillizzante vita borghese.

Ora, a recitare la tragica storia dell’Edipus, c’è rimasto solo il Capocomico, che nel tentativo estremo di resistere, decide di interpretare lui stesso tutti i personaggi. E l’ostinazione con cui lo fa, dà l’impressione che potrebbe continuare a farlo anche davanti a delle poltrone vuote.

 

Lo spettacolo “Una famiglia quasi perfetta” (che sostituisce “Il divorzio dei compromessi sposi” previsto inizialmente), scritto, diretto e interpretato da Carlo Buccirosso, prodotto da Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, vede in scena Rosalia Porcaro, Gino Monteleone, Davide Marotta, Tilde De Spirito, Peppe Miale, Fiorella Zullo, Giordano Bassetti ed Elvira Zincone, sembra una normale vicenda legata alle difficoltà che l’adozione di un figlio a volte può arrecare.

In una piacevole e tranquilla villetta residenziale, una pacifica famigliola, lui affermato psicologo, lei insoddisfatta casalinga, sembra vivere in apparente armonia assieme al loro figlioletto, adottato sin dall’età di sei anni, e che ora appare come il loro principale punto di riferimento, fino a quando un giorno un inaspettato evento arriverà a turbare la pace della loro esistenza: il padre naturale dell’amato e coccolato pargolo, che piomba nel tepore delle mura della casa a recriminare la paternità di suo figlio!.

Il disordine legislativo, la mancanza di una quotidiana tutela del cittadino, unite alla presunzione di convenienza che ormai regna nel nostro “bel paese”, e cioè che tutti siamo colpevoli di tutto salvo prova contraria, porteranno gli eventi sul precipizio di una normale tragedia quotidiana, a cui la
nostra spietata battaglia esistenziale ci ha ormai tristemente abituati.

La Stagione Teatrale Estate 2016 “A teatro fra i magici luoghi della Basilicata”, del consorzio Teatri Uniti di Basilicata, è stata realizzata grazie alla collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Regione Basilicata, la Soprintendenza Archeologica della Basilicata e il sostegno dei Comuni di Vaglio B. e Maratea.

Per facilitare la fruizione agli spettacoli l’organizzazione ha predisposto vari servizi: Bus navetta comprensivo di visita guidata agli scavi archeologici e visione dello spettacolo (da Matera e dalla costa Jonica per Grumento Nova), (da Potenza per Rossano di Vaglio Basilicata), con prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente lo spettacolo. E servizio di baby corner presso il centro Tilt di Marconia di Pisticci, per  bambini dai 3 ai 10 anni, sempre con prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente lo spettacolo.

Per maggiori informazioni www.teatriunitidibasilicata.com.

 

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