CARMINA BURANA
In scena a Potenza, mercoledì 20 aprile alle ore 21, sul palcoscenico del Teatro Francesco Stabile, i ‘Carmina Burana’ di Carl Orff nella rilettura registica e coreografica di Mauro Astolfi per lo Spellbound Contemporary Ballet, di cui è fondatore e direttore artistico. Un’opera cult per il noto coreografo italiano, che ripropone lo spettacolo completamente rivisto, ampliato, decodificato, dopo oltre 200 rappresentazioni nei teatri di tutto il mondo, ultimo allestimento quello per il Panama Prisma Festival de danza Contemporanea.
Lo spettacolo proposto dalla stagione teatrale organizzata dal consorzio Teatri Uniti di Basilicata, sostituisce “Dipartita finale”, che è stato annullato lo scorso 11 marzo.
‘Carmina Burana’, tra le produzioni di maggior successo della Compagnia, in repertorio dal 2006 e record di incassi per svariate stagioni italiane, è una produzione realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Dipartimento dello Spettacolo e dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Maiori.
La forza narrativa della danza, della musica e dei versi sono il compendio perfetto dei ‘carmina’ evocati in tutta la loro potenza espressiva di raccolta di documenti poetici e musicali del Medioevo che diventano, nella creazione di Astolfi, poesia burlesca, impudente, sovversiva, attraverso cui parlare senza troppi veli del corpo e della sua quotidiana avventura.
Da questo curioso magma di volgarità e raffinatezze cortese, Astolfi trae una coreografia tutta giocata tra ‘larghi’ e ‘sfrenatezze’ che agisce lo spazio quasi a volerlo contestare, divisa essenzialmente in tre momenti che scandiscono un crescendo liberatorio. Si passa da una brutale aggressione sotto il cupo rombare della pioggia battente a una parte irriverente e grottesca che allude alle giullarate, per culminare infine nell’incendium cupiditatum, lo scatenamento delle passioni.
Due i simboli chiave di questo balletto, calati in un’atmosfera inquietantemente metafisica. Un grande armadio e una tavola. Il primo luogo di memorie, di segreti di ‘scheletri’ ipocritamente celati; la seconda, altare sacrificale della terrena voluptas, imbandita di corpi esibiti come cibarie tentatrici.
Afferma nelle note di regia Astolfi:”Carmina Burana è un temerario grido del dissenziente che si pone di fronte all’ infrazione, senza soverchia paura e al tabù con il palese desiderio di infrangerlo sfidando consapevolmente censure e anatemi, giocando a carte scoperte la quotidiana partita contro la morte.
Non si aspettano futuri compensi, ma si vive nell’oggi, riconoscenti a divinità dal volto pagano che non minacciano castighi e non promettono compensi oltre ciò che può dare l’immediata contingenza, non dèi, ma più familiari demoni, da cui lasciarsi possedere e invasare.”
L’ingresso a teatro è previsto dalle ore 20:30, il sipario alle ore 21:00. Per maggiori informazioni www.teatriunitidibasilicata.com.