DINO QUARATINO SU POLEMICA SPETTACOLO DI TEATRO RAGAZZI “FA’AFAFINE”
Come presidente del consorzio Teatri Uniti di Basilicata, sono molto amareggiato per le polemiche che sta suscitando lo spettacolo “Fa’afafine”, che abbiamo selezionato per la Stagione di Teatro ragazzi 2016-17.
Da circa 10 anni il cartellone dedicato al pubblico più giovane “Di fiaba in fiaba” è sempre stato un vanto delle nostre proposte culturali. Con attenzione e accuratezza selezioniamo da una ricca offerta teatrale nazionale gli spettacoli che riteniamo di massimo pregio e qualità, selezionando linguaggi teatrali per fasce di età e sempre tenendo fede al nostro obiettivo, che è quello di accompagnare i giovani spettatori nella trasformazione da pubblico adolescente a spettatori attivi.
Criteri che abbiamo rispettato anche nella selezione dello spettacolo “Fa’afafine”, prodotto dal CSS Teatro Stabile di innovazione Del Friuli Venezia Giulia e dal Teatro Biondo di Palermo, rivolto ai ragazzi dagli 8 ai 16 anni di età. Lo spettacolo che sta girando l’Italia dal 2014, oltre all’apprezzamento del pubblico, ha ricevuto i migliori riconoscimenti della sua categoria: Vincitore Eolo Award 2016 come Miglior Spettacolo Teatro Ragazzi e Giovani; Vincitore Premio Infogiovani al Fit Festival Lugano 2015; Vincitore Premio Scenario Infanzia 2014 e soprattutto ha ricevuto il Patrocinio ufficiale di Amnesty International – Italia “per aver affrontato in modo significativo un tema particolarmente difficile a causa di pregiudizi ed ignoranza, rappresentando con dolcezza il dramma vissuto oggi da molti giovani”.
Lo spettacolo, attraverso una perfetta mescolanza di ironia e adesione emozionale, narra la storia di
Alex, un bambino – interpretato da Michele Degirolamo – che non ha ancora deciso se essere maschio o femmina, un racconto trattato con leggerezza e innocenza fanciullesca.
Purtroppo in Basilicata lo spettacolo ha trovato le porte chiuse al Teatro Ruggero di Melfi e al Teatro Don Bosco di Potenza, dopo la dichiarazione del Vicario pastorale, monsignor Lombardi, che ha lanciato l’appello alle famiglie e agli insegnanti di non portare i ragazzi allo spettacolo per non rischiare di inculcare dubbi o accende desideri che possono nuocere a un sano percorso educativo.
Dal mio punto di vista come operatore culturale, pur non condividendo, rispetto la scelta delle comunità, ma ritengo che questo spettacolo, potrebbe essere un’ottima occasione per aprire una discussione nella scuola e nelle famiglie, sulla tematica molto attuale, legata al genere e all’identità sessuale, per imparare qualcosa in più sull’argomento e per aprire i nostri orizzonti nel tentativo di abbattere il sessismo e l’omofobia.
Lo spettacolo è stato annullato a Melfi (inizialmente previsto l’11 marzo), a Potenza si farà il 10 marzo, in pomeridiana alle 18:30 in un luogo ancora da definire e a Matera è confermato lunedì 13, in matinée per le scuole, presso l’Auditorium R. Gervasio.