LA BOTTEGA DEI GIOCATTOLI
Domenica 3 aprile al Teatro Duni di Matera, ore 11:30, lunedì 4 al Teatro Don Bosco di Potenza, alle ore 10:00 e giovedì 7 al Cineteatro Hollywood di Policoro, la sessione #difiabainfiaba della stagione teatrale organizzata dal consorzio Teatri Uniti di Basilicata, propone lo spettacolo per bambini “La bottega dei giocattoli”, storie intorno a giocattoli che si animano di vita propria e abitano le fantasie dei più piccoli.
La nostra storia accade in una bottega di giocattoli, e le botteghe di giocattoli non sono forse delle città nelle quali i giocattoli vivono come delle persone? O meglio, le città non sono forse delle botteghe di giocattoli nelle quali le persone vivono come dei giocattoli? C’è sempre una bambola più bella e c’è la bambola invidiosa, un orsacchiotto che si innamora e un soldatino geloso, una mamma cattiva e una buona fata, giostre e macchinine che non si stancano di girare. Un mondo parallelo che aiuta i bambini a fare esperienza di emozioni, imparando a non perdere “la bussola”, passando dalla gioia alla delusione, dalla malinconia all’allegria, dall’amore al risentimento. Una città solitamente notturna, perché vive nel profondo dei sentimenti. Non solo infantili.
“La bottega dei giocattoli” è la nuova proposta per l’infanzia che il Crest ha prodotto affidandosi alle due autrici, Sandra Novellino e Delia De Marco. Lo spettacolo prende corpo anche dalle musiche originali di Mirko Lodedo, vero tappeto sonoro di azioni, danza e racconto che danno vita ai giocattoli.
Destinato ai bambini più piccoli, il lavoro è l’esito di un percorso avviato da un gruppo di attrici e di insegnanti di scuola materna intorno al linguaggio teatrale più efficace rispetto ad un’utenza così particolare e impegnativa, per verificare linguaggi e tecniche di lavoro che, ovviamente, lasciano poco spazio alle parole a favore di immagini, musica e gioco.
Una messa in scena, visivamente affascinante, in cui sembra il personaggio maschile molto più risolto rispetto a quello femminile convenzionalmente più statico. Non guasta una leggera patina dark con il cattivo senza volto, ma dal robusto appetito di monete sonanti, sconfitto infine dal provvidenziale intervento di una argentea luna.