“MISERIA&NOBILTÁ” 21 febbraio 2017, TEATRO ANZANI SATRIANO DI LUCANIA
Dopo un grande successo di pubblico e critica nelle numerose tappe della lunga tournée italiana, lo spettacolo “Miseria&Nobiltà” arriva al Teatro Anzani di Satriano di Lucania, martedì 21 febbraio, sipario ore 21, proposto dalla Stagione Teatrale 2016-2017 organizzata dal consorzio Teatri Uniti di Basilicata.
Tratto dal testo di Eduardo Scarpetta e reso celebre dal film del ‘54 di Mattoli con Totò, Miseria&Nobiltà è uno dei classici della tradizione napoletana e italiana. Reinterpretando nuovamente un vero e proprio mito della modernità, Michele Sinisi ci racconta una storia tipicamente italiana, capace di essere attuale e autentica sia dentro che fuori la scena.
La vicenda, ormai nota, è quella di un povero squattrinato che costretto a vivere di espedienti per rimediare a fatica un tozzo di pane, dà vita a una fitta tessitura di trovate dialogiche e di situazioni che rappresentano la summa dell’arte attoriale italiana e di quanto di meglio la storia del teatro (in particolare quella napoletana) abbia prodotto nel tenere il pubblico inchiodato alla sedia.
Lo scrivano Felice Sciosciammocca e il suo amico Pasquale sono due poveracci che vivono alla giornata. Senza uno spicciolo in tasca e affamati, i due amici e le loro famiglie vengono ingaggiati dal marchesino Eugenio perché si fingano suoi nobili parenti presso la casa del futuro suocero, un cuoco arricchito, con lo scopo strappare il consenso al matrimonio. Colpi di scena ed equivoci renderanno le cose più complicate e nulla andrà secondo i piani.
Nella messa in scena di Sinisi, la farsa di Scarpetta si libera dalla parlata napoletana e con l’uso di diversi dialetti gioca a rappresentare realtà e finzione facendo leva sulle suggestioni evocate da questo testo. La scena volutamente scarna e cupa della prima parte con i suoi personaggi in tuta, magliette usurate e leggins, lascia spazio alla sorpresa dell’allestimento del secondo tempo, pensato dallo scenografo Federico Biancalani con sfarzo solo apparente, dove un lampadario a prima vista sontuoso si rivela poi fatto di cucchiai e mestoli.
Come una canzone pop il cui ritornello potrebbe essere ripetuto all’unisono da tutta la platea, i dialoghi e le scene di Miseria&Nobiltà sono un vero e proprio collante sociale, la ripetizione di un rito collettivo che unisce e diverte. Questo avviene senza dimenticare il lascito del cinema e la potenza espressiva che questo veicola, il grande schermo bianco che compare in scena ne è la prova più efficace. Si aderisce all’originale sì, ma tradendolo continuamente, in un gioco continuo di partiture teatrali.
Miseria& Nobiltà ritorna a quel testo del 1888 solo riscoprendosi rito nell’oggi con una straordinaria squadra di attori che s’impossessano della scena. Dice Sciosciammocca nell’ultimissima battura della storia “Torno nella miseria, però non mi lamento: mi basta di sapere che il pubblico è contento.” Miseria & Nobiltà del mestiere del vivere recitando.
Lo spettacolo nel 2016 è stato finalista del premio Hystrio Twister e il regista Michele Sinisi ha ricevuto il premio della critica 2016 al Premio ANCT.
La Stagione Teatrale 2016-2017 “Il teatro. Liberi d’interpretare” realizzata dal consorzio Teatri Uniti di Basilicata, con il sostegno del Mibact, Regione Basilicata e dei tredici Comuni che la ospitano, aderisce all’iniziativa dedicata a promuovere la cultura “18app”, a cura del Mibact e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, destinata ai ragazzi che hanno compiuto 18 anni nel 2016.
Per maggiori informazioni e prevendita www.teatriunitidibasilicata.com.