DOMENICA POMERIGGIO
Stoà Teatro
Domenica pomeriggio
di Domenico Mastroberti
regia Pio Baldinetti
con Tonia Bruni, Andrea Tosi, Raffaele Messina, Rosangela Lo Pomo, Alfredo Tortorelli
Assistente regia Chicca Anastasi
Scenografia Gianluca Lagrotta
Domenica Pomeriggio è la storia di una coppia che per uscire dalla routine di tutti i giorni cerca, attraverso espedienti infantili, di dare un senso alle giornate noiose o comunque prive di particolari avvenimenti. È la ricerca di una felicità effimera, della trasgressione ad ogni costo, dell’immaginazione di personaggi e luoghi che rendano più intenso il loro rapporto amoroso. Rappresenta la voglia incessante del piccolo borghese di provincia che mira ad andare via dalla sua città perché gli sta stretta, perché una città più grande offre maggiori stimoli. Nel susseguirsi della storia, altri personaggi si uniscono alla coppia ed entrano in maniera travolgente a scombinare quello che doveva essere un pomeriggio tutto dedicato al loro amore, alle loro fantasie. Si vengono a creare situazioni surreali, equivoci che danno vita a momenti esilaranti con scambi di persona che portano la coppia a districarsi tra tre dimensioni: realtà, gioco e fantasia a tal punto, che, in alcuni momenti, non sanno esattamente in quale di queste dimensioni si trovino.
Domenica Pomeriggio è una commedia dal ritmo incalzante, divertente, dove, attraverso il racconto che può sembrare superficiale, si riflette sulle illusioni perdute, sui sogni di grandezza, su quel retrogusto amaro che ci pervade, su quella provincia che a volte non ci soddisfa.
Domenica Pomeriggio è una visione, un lato della medaglia, uno dei tanti modi di vedere ma parla a ciascuno di noi, e, a “ ciascuno a suo modo”.
Ho incontrato “professionalmente” Domenico Mastroberti (Ninì) nel 1970. Volle che introducessi, cantando una canzone, lo spettacolo messo in scena dal Piccolo Teatro di Potenza “ Ivanov” un testo di A. Cechov. Continuai negli anni successivi con altri spettacoli prendendo sempre più consapevolezza con qualcosa che iniziato (per suo volere più che per mio) per gioco diventava una passione, un lavoro. Compagnia del Piccolo Teatro di Potenza, Cooperativa poi, Teatro Stoà, aperture di diversi spazi teatrali, gestione e apertura di un vero teatro. Tutto questo con lui senza quasi mai lasciarci – sempre professionalmente – si perché per quanto riguarda la sfera privata la nostra storia è iniziata quando io sono nato, ma questa è un’altra storia bella, lunga, ma un’altra storia. Chi fosse Ninì e soprattutto cosa fosse il teatro per Ninì è difficile poterlo raccontare. Ha voluto da sempre fare il teatro, ha sacrificato le sue risorse economiche per il teatro, ha lasciato un lavoro in banca per il teatro ma è stato felice facendo teatro. Il teatro non lo ha mai tradito lo hanno tradito gli uomini, ma anche questa è un’altra storia. Averlo frequentato attraverso il palcoscenico mi ha dato la possibilità di ascoltare racconti sorprendenti, di vivere storie di amore, tragedie, commedie e di esserne parte di esse. Domenica pomeriggio è uno spettacolo scritto da Ninì circa trent’anni fa ma, per quanto mi riguarda, attualissimo. Avrei dovuto metterlo in scena diverso tempo fa ma la cosa ha iniziato a concretizzarsi solo lo scorso anno. Ne abbiamo parlato più volte e spesso mi chiedeva se avessi iniziato le prove, a che punto stavo. Avrei voluto ci fosse ma non ho fatto o non ha fatto a tempo. Metterlo in scena ora non è solo un tributo alla sua persona ma una promessa a cui non mi sento di venir meno. Pio Baldinetti