IL MISANTROPO
traduzione e adattamento di Francesco Niccolini
con Sara Bevilacqua, Dario Cadei, Ilaria Carlucci, Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Franco Ferrante, Luca Pastore, Fabio Tinella
assistente alla regia Daniele Guarini
scene Porziana Catalano Iole Cilento
costruzioni Damiano Pastoressa con un ringraziamento speciale a Angelo Linzalata
costumi Lapi Lou luci Davide Arsenio
musiche originali di Paolo Coletta
regia di Tonio De Nitto
All’interno della sterminata (e un po’ invecchiata) produzione comica di Molière c’è un testo che non ha paura dei secoli che passano e che, pur con un livore comico strepitoso, assomiglia alla sua tragedia personale e – al tempo stesso – al nostro mondo contemporaneo, alla nostra misera Italietta marcia, putrefatta e vittima degli stessi nemici di Molière: ipocriti, approfittatori, nepotisti lobbisti, venduti, comprati e corrotti. Il Misantropo è una storia così tragica da diventar ridicola. Un testo che tra tanta civetteria, convenzioni e barocchismi dorati, si stringe come un nodo alla gola e sembra il ritratto perfetto del momento che stiamo vivendo: la disillusione verso un mondo non meritocratico, dove la soluzione è sempre nel compromesso e spesso nella totale evasione dalla legalità, dove la menzogna trova strade più facili e tollerabili della verità.
Sentirsi un extraterrestre perché non allineato, uno stupido perché onesto, un reietto perché non interessato al clamore del mondo, un algido, un cinico, un fissato, un inquieto, l’attore di un vecchio teatrino démodé. Alceste non respinge ma è respinto da una società in cui non si riconosce, da un amore incapace di scegliere, da processi in cui è chiamato in ballo senza alcun motivo: non uno contro tutti, ma tutti contro uno.
Data | Ore | Città | Teatro | Biglietti |
10/03/2019 | 20:30 | Potenza | Teatro Don Bosco | Biglietti |