ROMEO E GIULIETTA 1.1 (la sfocatura dei corpi)
Coreografia e regia di Roberto Zappalà
Musica: Pink Floyd, Elvis Presley, Luigi Tenco, José Altafini, Mirageman, John Cage, Sergei Prokofiev interpreti Gaetano Montecasino, Valeria Zampardi.
Testi a cura di Nello Calabrò.
Luci e costumi: Roberto Zappalà.
Direzione tecnica: Sammy Torrisi.
Management: Maria Inguscio.
Produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza
Una riproposizione di Romeo e Giulietta che non vuole “parlare” d’amore, ma essere un atto d’amore verso la vita. Cosa ci fa sentire sfocati, quando ci sentiamo sfocati? In ottica di tecnica fotografica o cinematografica la sfocatura è una questione di distanza tra il centro focale dell’obiettivo e “l’oggetto” inquadrato: se è inferiore o superiore ad una certa misura l’oggetto risulta sfocato. Riportando tutto ai due amanti di Verona ci sentiamo sfocati quando “percepiamo” che la distanza tra noi e il mondo, tra noi e l’amato non è quella giusta; quando la distanza che ci separa dall’essere amato è condizionata dal proprio essere nel mondo; quando siamo, ci sentiamo, crediamo di essere, troppo vicini, o troppo lontani. Siamo tutti Romeo e Giulietta. Nella versione 1.1 il coreografo ha spostato la propria messa a fuoco, concentrandola più che sulla coppia di Innamorati, sulla loro individualità di esseri che vivono singolarmente un disagio soprattutto sociale. Nelle note vicissitudini shakespeariane si arriva all’amore sublimato dalla morte (e viceversa), la versione 1.1 vuole riflettere e al contempo “ribellarsi” ad un tempo storico (oggi) dove la pulsione di morte è sublimata solo da se stessa e contrapporle passione e rispetto nei confronti della vita.
Data | Ore | Città | Teatro | Biglietti |
29/03/2019 | 19.30 | Venosa | Teatro Lovaglio | Biglietti |