IL TEATRO DELLE ALBE A MATERA 1 e 2 febbraio
Il Teatro delle Albe a Matera
due giorni intensi in compagnia di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari in vista dell’apertura della stagione Teatrale di Matera!
Mercoledì 01 alle 20:30 la lettura pubblica del testo FARSI LUOGO allo IAC
Giovedì 02 doppio appuntamento:
-alle 18:00 presentazione del nuovo libro di Marco Martinelli ARISTOFANE A SCAMPIA al Palazzo Lanfranchi
-alle 21:00 apertura della stagione teatrale di Matera a Casa Cava con Ermanna Montanari in LA CAMERA DA RICEVERE
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Mercoledì 1 febbraio ore 20.30 – IAC Centro Arti Integrate
lettura pubblica .FARSI LUOGO di Marco Martinelli
“In questo prezioso libriccino, una quarantina di pagine di serrate argomentazioni, il regista del Teatro delle Albe non dispensa consigli su cosa fare se si dimentica la battuta, ma traccia la vibrante mappa etica – e più ancora, vorrei dire, profondamente morale, dunque profondamente politica – di un teatro che sia utile e necessario come l’ago per cucire.”Renato Palazzi
Giovedì 2 febbraio ore 18 – Palazzo Lanfranchi
presentazione del libro ARISTOFANE A SCAMPIA
Come far amare i classici agli adolescenti con la non-scuola
di Marco Martinelli
“Immaginateveli i vostri figli o alunni come se fossero degli asinelli, ma immaginateli come asini turbolenti, pieni di paure e ombre, ma anche di desideri inconfessati, di passioni inespresse, affamati di vita, di ignoto, di sogni. Dall’altra parte immaginate i testi antichi del teatro, i classici polverosi dai nomi impronunciabili: da Eschilo all’Aristofane che campeggia nel titolo di questo libro, da Plauto a Moliere a Shakespeare, fino ad Alfred Jarry, fino a Bertolt Brecht. Guardateli insieme, gli asini e i classici, i barbari e la biblioteca: niente di più lontano, dite voi? (…) Ma se qualcuno fosse in grado di avvicinarli?”. Marco Martinelli
Giovedì2 febbraio ore 21 – Casa CAVA
APERTURA STAGIONE TEATRALE DI MATERA
LA CAMERA DA RICEVERE
di e con Ermanna Montanari
“Nel casolare in cui vivevo da bambina c’era una stanza al pianterreno che si teneva sempre chiusa, chiamata la cambra da rizèvar, che per comprarla il nonno vendette la più preziosa mucca da latte della sua stalla. La camera si apriva solo due volte l’anno, a Pasqua e a Natale, per accogliere i parenti tutti abbigliati nei loro goffi vestiti della domenica. La cambra da rizèvar era diventata il nascondiglio dove, senza essere vista, potevo confidare le mie avventure canterine e i miei travestimenti che da lì iniziarono a prendere forma. Un luogo buio, denso di ‘insidie’”. Ermanna Montanari